
Sicurezza, tre milioni di ransomware in Italia. È l’anno delle estorsioni online
Fino a qualche anno fa l’incubo numero uno era il phishing. Oggi i link esca esistono ancora, e propagano in Rete miriadi di malware. Ma il vero nuovo demone della Rete ha un nome ben preciso: si chiama ransomware. Si tratta di un tipo di malware che si installa illegalmente sul computer dell’utente, senza che questo abbia dato un’autorizzazione. E gli effetti sono devastanti. I crackers (termine coniato da Richard Stallman per indicare gli hacker cattivi), grazie al ransomware riescono a prendere possesso della macchina (o di alcuni file) e a bloccarla. Per l’utente il risultato è una finestra aperta in pop-up che chiede il pagamento di una somma di danaro per sbloccare il computer. Una sorta di riscatto per quella che è un’estorsione in piena regola.
Gli ultimi dati di TrendMicro circa le minacce del primo semestre 2016, che Il Sole 24 Ore è in grado di pubblicare in esclusiva, sono decisamente preoccupanti. Secondo la società di sicurezza informatica, il 2016 si conferma per l’Italia l’anno delle estorsioni online. Il report, non a caso, ha un titolo molto esplicativo (“Il regno dei ransomware”) e rivela, tra le altre cose, che questo tipo di virus sono cresciuti del 172% rispetto all’anno scorso e che le perdite causate dalle truffe sono arrivate a 3 miliardi di dollari. Inoltre sono state registrate circa 500 vulnerabilità totali in diversi prodotti.
Qui l’articolo sul .com. Qui invece la copertina di Nova dedicata alle nuove minacce.