Cyber security, agosto “caldo” per il settore della Information Security globale

Cyber security, agosto “caldo” per il settore della Information Security globale

Media elevata di attacchi, con punte all’inizio e alla fine del mese. Le motivazioni sono soprattutto cybercrime, hactivismo, spionaggio informatico e cyberwarfare

Sul versante della cyber security agosto è stato globalmente un mese molto attivo. Soprattutto dal punto di vista dei crimini informatici. In base ai dati registrati dal sito di statistiche online Hackmageddon, la media di attacchi è stata elevata per tutto il mese con picchi sia all’inizio sia alla fine di agosto. Per quanto riguarda le motivazioni, i cyber crimes sono quelle principali (72,4 per cento come a luglio). Leggermente in aumento anche le attività di hacktivism (13,8 contro il 13,3 di due mesi fa) e lo spionaggio informatico (9,5 rispetto a 9,2). In lieve diminuzione, invece, la guerriglia informatica (cyberwarfare), passata al 4,3 per cento dal 5,1 di luglio. Le “armi” o i vettori principali continuano a essere per il terzo mese consecutivo gli account (1,81 per cento), seguito dagli attacchi mirati (14,7) e dai Dos/DDos (12.1). I bersagli continuano a essere soprattutto l’industria (27,6 per cento), anche se in diminuzione rispetto a luglio (31,6), ma crescono in maniera importante anche i singoli individui (20,7 per cento contro l’8,2 del mese scorso). Rimangono abbastanza stabili gli enti governativi (15,5 contro 16,3), le organizzazioni (9,5 contro 12,2), i servizi sanitari (6,9 contro 7,1) e quelli finanziari (3,4). I Denial of Service (Ddos) sono indirizzati soprattutto alle industrie di videogiochi (21,8 per cento), agli hotel e agli ospedali (12,5). Mentre per quanto riguarda le organizzazioni, le più bersagliate sono state quelle sportive (27,3 per cento), a causa delle numerose campagne contro le Olimpiadi di Rio del 2016, seguite da quelle no-profit e dai partiti politici (entrambi al 18,2).

About the Author

Leave a Reply

Supporto